GABRIELE TUROLA: Mostre collettive
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1986 OfficinOttanta – Una situazione ferrarese, Castello Estense, Ferrara
1987 Per Schifanoja , Castello Estense, Ferrara
1987 Come fossi una bambola, Palazzo Gulinelli, Portomaggiore, Ferrara
1989 Pinocchio. La scena, lo schermo, il libro, Palazzo Massari, Ferrara
1989 Sogni d’oro – Quindici artisti per Salvador Dalì, Rocca Possente, Stellata, Ferrara
1989 Per Isabella, Rocca Possente, Stellata
1989 Per Isabella, Casa di Stella dell’Assassino, Ferrara
1990 Per Isabella, Palazzo Ducale, Mantova
1991 I sogni nel cassetto, Casa dell’Ariosto, Ferrara
1994 Scuola Rudolf Steiner, Milano
1994 Galleria Bonzano, Milano
1996 Le sorelle Grimm, Galleria Art Directors, Milano
1997 Portofranco, Living Art Gallery, Milano; Portofranco, Galleria Alter, Torino
1998 Candele senza vento, Fabbrica Eos, Milano
1999 Galleria Ciovasso, Milano
1999 Galleria Victor Saavedra, Barcellona; Galleria Col, Tokyo; Galleria Col, Osaka; Galleria Betta Frigeri, Sassuolo, Modena; Galleria Centro Steccata, Parma
2001 Galleria Studio Ippolito Simonis, Parigi
2001 Lisa Ponti, Enzo Forese, Gabriele Turola, Galleria Franco Toselli, Milano
2002 Col Sale, Galleria in Arco, Torino
2002 A tutto tondo, Museo della Permanente, Milano
2004 Cacao. L’arte comunica il cioccolato, Gli Antichi Chiostri, Torino
2005 Affinités, Le pavé dans la mare, Besançon(F)
2005 Il mondo di Lisa Ponti, Palazzo delle Stelline, Milano
2011 Saluzzo Arte, Fondazione Amleto Bertoni, Antiche Scuderie, Saluzzo
2018 Soft Revolution. Franco Toselli e gli artisti di Portofranco, Triennale, Palazzo dell’Arte, Milano
2022 Antologia, Biasutti & Biasutti, Torino
GABRIELE TUROLA: Mostre personali
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1989 Gabriele Turola, Centro Culturale Einaudi di Quacchio, Ferrara
1988 Gabriele Turola, Artstudio, Portomaggiore
1989 Gabriele Turola, Galleria del Candelaio, Firenze
1989 Gabriele Turola, Circolo Casablanca, Revere, Mantova
1989 Gabriele Turola, Circolo La Lepre di Marzo, Milano
1991 Gabriele Turola, Casa dell’Ariosto, Ferrara
1993 Gabriele Turola, Casa Museo Remo Brindisi, Lido di Spina, Ferrara
1998 Gabriele Turola, Galleria Cà di Frà, Milano
2002 Gabriele Turola, Galleria Toselli, Milano
2006 Gabriele Turola. Fantasie del mondo naturale, Biasutti & Biasutti, Torino
2006 Gabriele Turola, Spazio Juliet, Trieste
2007 Gabriele Turola. Il volto segreto delle cose, Galleria Toselli
2008 Giardino, Galleria Atlantica, Vicenza
2009 Gabriele Turola. Filastrocche, storie e racconti, Biasutti & Biasutti, Torino
2009 I misteri del mestiere, Circolo degli Artisti, Torino
2019 La fantasia è la vera realtà, Casa Turese, Vitulano
2022 Le parole e i colori di Gabriele Turola, Biasutti & Biasutti, Torino
Opere di particolare interesse:
2002 Realizza una cartolina d’auguri per il Nuovo Anno per l’Unesco, ricavata dal suo quadro “L’Arca di Noè”, stampata in 11.000 esemplari .
2007 Realizza la copertina del libro Schegge di utopia. Ferrara città di scrittori, La Carmelina Edizioni, prendendone parte anche come autore con il racconto Il diario delle stelle
2020 La pubblicazione “Nei sogni di una cometa” di Monica Taddia, Edizioni Faust, Ferrara contiene due illustrazioni inedite dell’artista di cui una utilizzata per la copertina
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Scritti dell’artista
Gabriele Turola, La voce delle cose, Liberty house Casa Editrice, Ferrara, 1992
Gabriele Turola, Nel magico mondo della gatta Sofia. Poesie, filastrocche, disegni dedicati al mondo felino, illustrazioni di Franca Camisotti Felloni ; prefazione di Gianfranco Rossi, Industrie grafiche, Ferrara, 1994
Gabriele Turola, Misteri di arte e magi. Pittori, alchimisti, medium, Faust Edizioni, Ferrara, 2013
Gabriele Turola ha collaborato a riviste quali “La Pianura”, “Libero” ed al quotidiano “Il Resto del Carlino”
Scritti sull’artista, articoli, testi critici
R. Vidali, Gabriele Turola. Fiori, dolcetti e raggi di sole, in NTWK, rivista mensile, Trieste, n° 96, marzo 2006, p. 14
F. Agostinelli, Gabriele Turola, in Juliet, rivista mensile, Trieste, n° 125, dicembre 2005 –gennaio 2006, p. 65
R. Vidali, Gabriele Turola, in Juliet, rivista mensile, Trieste, n° 129, ottobre – novembre 2006, pp. 52, 53
R. Vidali, La medicina dei colori, in Zeno, settimanale, Trieste, n° 65, novembre 2006, pp. 34, 35, 36
N. De Maria, Il pittore Gabriele Turola, in “Fantasie del mondo naturale”, catalogo della mostra, Biasutti & Biasutti, Torino, 2006
E. Pontiggia, I mirtilli di Gabriele Turola, in “Fantasie del mondo naturale”, catalogo della mostra, Biasutti & Biasutti, Torino, 2006
L. Ponti, Nel cielo di Gabriele, in “Il volto segreto delle cose”, catalogo della mostra, Galleria Toselli, Milano, 2007
Francesco Tabusso: CV
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Francesco Tabusso, classe 1930, torinese per ascendenza e per tutta la vita, nasce alle porte di Milano, a Sesto San Giovanni, dove la famiglia si trasferisce per breve tempo al seguito del padre ingegnere.
Manifestata precocemente la passione per la pittura, consegue la maturità classica prima di intraprendere un rigoroso apprendistato sotto la guida di Felice Casorati. Lontano dall’essere un epigono, Tabusso coltiva a scuola dal celebre insegnante l’amore per il mestiere e il ragionamento sui maestri antichi, ereditando da Casorati la capacità di trasfigurare il reale, di restituirne la dimensione incantata, fuori dal tempo, in una sorta di “realismo magico” dai toni di fiaba, del tutto personale.
Eleggendo a soggetto un mondo agreste d’ispirazione anche popolare, Tabusso manifesta fin dall’inizio un’autentica “vocazione al racconto”, che lo porterà a collaborare con alcune delle firme più note della letteratura italiana del ‘900, quali Piero Chiara, Dino Buzzati, Mario Soldati, Mario Rigoni Stern.
Il 1954 è l’anno dell’esordio espositivo e della prima partecipazione alla Biennale di Venezia. In breve l’artista è invitato alle principali rassegne nazionali e internazionali, riscuotendo numerosi premi. Dal 1963 al 1984 affianca alla pittura l’attività didattica: insegna ornato al Liceo Artistico di Bergamo, quindi figura al Liceo dell’Accademia Albertina di Torino.
Sempre dal 1963 Tabusso collabora con la Galleria Gian Ferrari di Milano, che ne curerà per circa un trentennio l’attività in esclusiva, organizzando in quegli anni più di sessanta personali dell’autore in Italia e all’estero.
In virtù di un’arte che ha da sempre celebrato il creato e tutte le sue creature con la semplicità e la forza comunicativa di un moderno “primitivo” è chiamato a realizzare nel 1975, per la Chiesa di San Francesco al Fopponino di Milano progettata da Gio Ponti, la monumentale pala d’altare Il Cantico delle Creature (96 metri quadri di pittura), e successivamente gli otto trittici con le storie del Santo.
Tabusso muore a Torino nel 2012 dopo circa sessant’anni di infaticabile attività artistica.
Andrea Nisbet: CV
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Andrea Nisbet nasce a Torre Pellice (Torino) nel 1960. Nel 1978 si diploma al liceo artistico di Torino e successivamente è a Roma presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna dove segue un corso di restauro con il professor Pagliani.
A partire dalla fine degli anni Ottanta Nisbet comincia ad affermare e caratterizzare la propria identità artistica, inaugurando una fortuna espositiva che lo porterà a numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, sia in Italia che all’estero. Le opere dei primi anni, prevalentemente pittoriche, si sono concentrate sulla raffigurazione di luoghi legati alla storia e alla vita dell’uomo (ossari, cabine in disuso, fabbriche abbandonate):raffigurati deserti, senza individui, questi luoghi denunciavano inesorabilmente la presenza e la determinazione umana con il loro stesso esistere. Si fa così strada una riflessione sul destino, sulla presunta possibilità o libertà di intervenire nel corso degli eventi che trova espressione nelle tele dalla metà degli anni Novanta: entro atmosfere sospese, sono raffigurati scenari stradali su cui incombe la possibilità di un evento tragico ma dove sembra non esserci spazio per scegliere o per determinare il corso delle cose. La messa in luce delle contraddizioni e la scelta di mettere in crisi le visioni più rassicuranti e consolidate motiva il lavoro di Andrea Nisbet anche negli anni successivi, con una produzione che comprende disegni, video e più recentemente installazioni ambientali mirate a sovvertire le coordinate spaziali in favore di luoghi spiazzanti, per “affermare il diritto dell’arte a battere “strade” fuori dalle logiche consolidate, a scegliersi i propri destini, a creare un universo di segni insieme autonomo e dipendente dall’orizzonte reale” (Mario Bertoni).
Enrico Vanzina: CV
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Enrico Vanzina è nato a Roma nel 1949. È uno sceneggiatore e produtto¬re cinematografico italiano. Lavora anche come giornalista e scrittore. Ha scritto 107 film e diverse serie Tv, lavorando con molti dei più fa¬mosi registi italiani: Dino Risi, Marco Risi, Alberto Lattuada, Steno, Mario Monicelli, Nanni Loy. Insieme al fratello Carlo, regista, ha realizzato alcuni dei più grandi successi cinematografici dagli anni ’70 a oggi. Film che hanno inventato un genere e lanciato una schiera di attori. È stato premiato con la Grolla D’oro, il Premio De Sica , il Premio Flaiano, il Nastro d’Argento, il Premio Charlot, il Premio America, il Telegatto, il Premio Acqui Storia, il Premio Cariddi, il Premio Fellini e il Premio Biagio Agnes per il giornalismo. Ha vinto anche il Premio Penne di Letteratura Europea. Ha scritto una commedia teatrale “Bambini cattivi” messa in scena da Giu¬seppe Patroni Griffi. Ha pubblicato “Le finte bionde” Mondadori, “Colazione da Bulgari” Salerno Editrice, “La vita è buffa” Gremese, “Commedia all’Italiana” Newton Comp¬ton, “Una famiglia italiana” Mondadori, “Il Gigante Sfregiato” “Il Mistero del Rubino Birmano” e “ La donna dagli occhi d’oro” Newton Compton. Nel 2018 ha scritto “La sera a Roma” per Mondadori, enorme successo di critica e vendite. Ha pubblicato “Mio fratello Carlo” e, recentemente, “Una giornata di nebbia a Milano” HarperCollins. Ha collaborato per 5 anni al “Corriere della Sera”. Da più di vent’anni anni scrive su “Il Messaggero” come editorialista e dove gli è stata affidata una rubrica settimanale di costume. Nel luglio del 2016 e 2017 ha curato la regia di “Tosca” di Giacomo Puccini per l’apertura del Festival Pucciniano a Torre del Lago. Nel 2018 e 2019 ha esposte delle sue opere fotografiche al Festival della Luce di Spilimbergo e alla Galleria Russo di Roma.