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Gabriele Turola. Mappe di viaggi dipinti | |||||||||||
Dal 18 maggio al 30 giugno 2017 La Galleria Biasutti & Biasutti presenta una mostra personale di Gabriele Turola, dal titolo Mappe di viaggi dipinti. Artista visionario, elabora una serie di lavori che rappresentano il mistero dell’uomo attraverso favole, miti, leggende e sogni. Turola, ferrarese di nascita, si è formato nei musei della sua città, e attraverso il padre gallerista, ha avuto modo negli anni Sessanta di conoscere De Chirico, le attività pittoriche di Filippo De Pisis, e di Achille Funi. Proprio da quest’ultimo ha capito l’importanza del disegno, facendo suo il concetto che una linea definita da due punti, un tratto fermo e pulito, possono caratterizzare un’arte finita, piena, contrapposta ad un infinito, cioè un senso di vuoto, nemico dell’arte. Dunque la follia, il sogno, il disegno e non ultimo il colore si ritrovano nelle tele di Turola, invenzioni luminose, dettate da una logica rigorosissima. La visionarietà di queste opere si traduce nei mille personaggi che le ambientano: l’elegante brocca che versa l’acqua dalle nuvole come il tè da una teiera, o il mago che passeggia tenendo il sole al guinzaglio come un cagnolino, o le forbici dal volto di donna incedono innamorate verso il vaso dal volto di uomo, cronache dal Paese delle Meraviglie, mappe di viaggi in cui il mondo animale, vegetale e minerale si compenetrano in una pacifica metamorfosi. Gabriele Turola nasce a Ferrara nel 1945, dove vive e lavora, di formazione classica, frequenta l’Istituto d’Arte “Dosso Dossi”; dalla metà degli anni ’60 ha abitato in montagna, vivendo un rapporto ancestrale con la Natura, percependone la sua spiritualità e la forza magica. Rientrato a Ferrara ha iniziato a rappresentare l’esistenza umana attraverso miti e favole tradotti incolori accesi. Nel 1992 ha pubblicato il libro di poesie: La voce delle cose. Dal 1993 ha iniziato ad esporre in diverse gallerie e fiere italiane e mostre pubbliche. | |||||||||||