Sergio Ragalzi: CV
- Dettagli
- Categoria: Non categorizzato
- Data pubblicazione
- Scritto da NSAdmin
- Visite: 81
SERGIO RAGALZI (Torino, 1951 – 2024). Esordisce sulla scena contemporanea dell’arte italiana all’inizio degli anni Ottanta, con mostre personali e collettive tra cui quelle presso la Galleria L’Attico di Roma, con la quale avrà nel corso degli anni un rapporto privilegiato. Nel 1985 partecipa alla mostra “Anniottanta” alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Nello stesso anno, oltre ad essere invitato al Museo de Arte di San Paolo in Brasile, sarà presente con alcune opere al Centre National d’Art Contemporain di Nizza in occasione della mostra “L’Italie Aujour’dui”, a cura di A.B. Oliva, Maurizio Calvesi, Antonio Del Guercio e Filiberto Menna. Nel 1986 partecipa alla mostra itinerante tra Francoforte, Hannover e Vienna, dal titolo “Aspekte der italienischen Kunst 1960 – 1985”, curata da Renato Barilli. Dieci anni dopo, partecipa alla XII Quadriennale d’Arte al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nel 1997 vince il Premio della Camera dei Deputati che per l’occasione ne acquisisce un’opera. Nel 2001 le sue sculture vengono esposte alla mostra “La scultura italiana del XX secolo, Italia in Giappone 2001 – 2002” nei tre musei d’arte moderna giapponesi di Ibaraki, Yokoama e Kagoshima. Nel 2007 viene organizzata una sua mostra antologica negli spazi della fabbrica Pagliero a Castellamonte. Nel 2010, l‘installazione Genetica 2093 è presentata presso gli spazi dell‘Auditorium di Roma, al SuperstudioPiù a Milano, presso la Lucas Carrieri Art Gallery di Berlino in occasione della sesta Biennale d’arte di Berlino, quindi a Torino in via Palazzo di Città e presso il Castello di Rivara. La stessa installazione è stata presentata a Roma, al MACRO. Dal 2010 numerose sono state le esposizioni nelle gallerie private e istituzioni pubbliche sia in Italia che all’estero.
Giovanni Anselmo: CV
- Dettagli
- Categoria: Non categorizzato
- Data pubblicazione
- Scritto da NSAdmin
- Visite: 340
Giovanni Anselmo (1934, Borgofranco, Ivrea – 2023, Torino) è uno degli artisti leggendari, emerse nel gruppo dell'Arte Povera nella seconda metà degli anni Sessanta, impegnato in una ricerca volta ad evidenziare il costante dialogo tra il visibile e l’invisibile. “La maggior parte della realtà è invisibile e le cose visibili ci danno la possibilità di dedurre l'invisibile” ha affermato l'artista. I suoi materiali visibili sono elementi naturali e prodotti industriali, spesso apparentemente modesti – proiettori di luce, aghi magnetici, pietre di granito, fotografie, terra e porzioni di blu oltremare – mentre i materiali invisibili includono campi magnetici, forza gravitazionale e lo spazio circostante in cui ci troviamo. Nel 1967 partecipa alla mostra collettiva “Arte Povera –Im Spazio” alla Galleria La Bertesca, a Genova. La sua prima mostra personale è del 1968 alla Galleria Sperone di Torino. Nello stesso anno partecipa a “Prospect '68”, Dusseldorf e “9 at Leo Castelli”, New York. Nel 1972 espone a Documenta 5, Kassel. Una mostra retrospettiva del suo lavoro si è tenuta al Centro Galego de Arte Contemporanea, Santiago de Compostela (1995) e al Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain, Nizza (1996). Nel 2004 espone al Museum Kurhaus, Kleve e nel 2015 a Saint-Étienne al Musée d’Art Moderne et Contemporain. Nel 2016 al Castello di Rivoli, Torino e nel 2019 all'Accademia Nazionale San Luca di Roma. Nel 2024 la mostra itinerante “Giovanni Anselmo. Beyond the Horizon”, al Museo Guggenheim di Bilbao e al MAXXI di Roma, ha rappresentato un omaggio all'artista dopo la sua scomparsa.
GABRIELE TUROLA: Mostre personali
- Dettagli
- Categoria: Non categorizzato
- Data pubblicazione
- Scritto da NSAdmin
- Visite: 3024
1989 Gabriele Turola, Centro Culturale Einaudi di Quacchio, Ferrara
1988 Gabriele Turola, Artstudio, Portomaggiore
1989 Gabriele Turola, Galleria del Candelaio, Firenze
1989 Gabriele Turola, Circolo Casablanca, Revere, Mantova
1989 Gabriele Turola, Circolo La Lepre di Marzo, Milano
1991 Gabriele Turola, Casa dell’Ariosto, Ferrara
1993 Gabriele Turola, Casa Museo Remo Brindisi, Lido di Spina, Ferrara
1998 Gabriele Turola, Galleria Cà di Frà, Milano
2002 Gabriele Turola, Galleria Toselli, Milano
2006 Gabriele Turola. Fantasie del mondo naturale, Biasutti & Biasutti, Torino
2006 Gabriele Turola, Spazio Juliet, Trieste
2007 Gabriele Turola. Il volto segreto delle cose, Galleria Toselli
2008 Giardino, Galleria Atlantica, Vicenza
2009 Gabriele Turola. Filastrocche, storie e racconti, Biasutti & Biasutti, Torino
2009 I misteri del mestiere, Circolo degli Artisti, Torino
2019 La fantasia è la vera realtà, Casa Turese, Vitulano
2022 Le parole e i colori di Gabriele Turola, Biasutti & Biasutti, Torino
Opere di particolare interesse:
2002 Realizza una cartolina d’auguri per il Nuovo Anno per l’Unesco, ricavata dal suo quadro “L’Arca di Noè”, stampata in 11.000 esemplari .
2007 Realizza la copertina del libro Schegge di utopia. Ferrara città di scrittori, La Carmelina Edizioni, prendendone parte anche come autore con il racconto Il diario delle stelle
2020 La pubblicazione “Nei sogni di una cometa” di Monica Taddia, Edizioni Faust, Ferrara contiene due illustrazioni inedite dell’artista di cui una utilizzata per la copertina
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Scritti dell’artista
Gabriele Turola, La voce delle cose, Liberty house Casa Editrice, Ferrara, 1992
Gabriele Turola, Nel magico mondo della gatta Sofia. Poesie, filastrocche, disegni dedicati al mondo felino, illustrazioni di Franca Camisotti Felloni ; prefazione di Gianfranco Rossi, Industrie grafiche, Ferrara, 1994
Gabriele Turola, Misteri di arte e magi. Pittori, alchimisti, medium, Faust Edizioni, Ferrara, 2013
Gabriele Turola ha collaborato a riviste quali “La Pianura”, “Libero” ed al quotidiano “Il Resto del Carlino”
Scritti sull’artista, articoli, testi critici
R. Vidali, Gabriele Turola. Fiori, dolcetti e raggi di sole, in NTWK, rivista mensile, Trieste, n° 96, marzo 2006, p. 14
F. Agostinelli, Gabriele Turola, in Juliet, rivista mensile, Trieste, n° 125, dicembre 2005 –gennaio 2006, p. 65
R. Vidali, Gabriele Turola, in Juliet, rivista mensile, Trieste, n° 129, ottobre – novembre 2006, pp. 52, 53
R. Vidali, La medicina dei colori, in Zeno, settimanale, Trieste, n° 65, novembre 2006, pp. 34, 35, 36
N. De Maria, Il pittore Gabriele Turola, in “Fantasie del mondo naturale”, catalogo della mostra, Biasutti & Biasutti, Torino, 2006
E. Pontiggia, I mirtilli di Gabriele Turola, in “Fantasie del mondo naturale”, catalogo della mostra, Biasutti & Biasutti, Torino, 2006
L. Ponti, Nel cielo di Gabriele, in “Il volto segreto delle cose”, catalogo della mostra, Galleria Toselli, Milano, 2007
GABRIELE TUROLA: Mostre collettive
- Dettagli
- Categoria: Non categorizzato
- Data pubblicazione
- Scritto da NSAdmin
- Visite: 2991
1986 OfficinOttanta – Una situazione ferrarese, Castello Estense, Ferrara
1987 Per Schifanoja , Castello Estense, Ferrara
1987 Come fossi una bambola, Palazzo Gulinelli, Portomaggiore, Ferrara
1989 Pinocchio. La scena, lo schermo, il libro, Palazzo Massari, Ferrara
1989 Sogni d’oro – Quindici artisti per Salvador Dalì, Rocca Possente, Stellata, Ferrara
1989 Per Isabella, Rocca Possente, Stellata
1989 Per Isabella, Casa di Stella dell’Assassino, Ferrara
1990 Per Isabella, Palazzo Ducale, Mantova
1991 I sogni nel cassetto, Casa dell’Ariosto, Ferrara
1994 Scuola Rudolf Steiner, Milano
1994 Galleria Bonzano, Milano
1996 Le sorelle Grimm, Galleria Art Directors, Milano
1997 Portofranco, Living Art Gallery, Milano; Portofranco, Galleria Alter, Torino
1998 Candele senza vento, Fabbrica Eos, Milano
1999 Galleria Ciovasso, Milano
1999 Galleria Victor Saavedra, Barcellona; Galleria Col, Tokyo; Galleria Col, Osaka; Galleria Betta Frigeri, Sassuolo, Modena; Galleria Centro Steccata, Parma
2001 Galleria Studio Ippolito Simonis, Parigi
2001 Lisa Ponti, Enzo Forese, Gabriele Turola, Galleria Franco Toselli, Milano
2002 Col Sale, Galleria in Arco, Torino
2002 A tutto tondo, Museo della Permanente, Milano
2004 Cacao. L’arte comunica il cioccolato, Gli Antichi Chiostri, Torino
2005 Affinités, Le pavé dans la mare, Besançon(F)
2005 Il mondo di Lisa Ponti, Palazzo delle Stelline, Milano
2011 Saluzzo Arte, Fondazione Amleto Bertoni, Antiche Scuderie, Saluzzo
2018 Soft Revolution. Franco Toselli e gli artisti di Portofranco, Triennale, Palazzo dell’Arte, Milano
2022 Antologia, Biasutti & Biasutti, Torino
Andrea Nisbet: CV
- Dettagli
- Categoria: Non categorizzato
- Data pubblicazione
- Scritto da NSAdmin
- Visite: 2584
Andrea Nisbet nasce a Torre Pellice (Torino) nel 1960. Nel 1978 si diploma al liceo artistico di Torino e successivamente è a Roma presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna dove segue un corso di restauro con il professor Pagliani.
A partire dalla fine degli anni Ottanta Nisbet comincia ad affermare e caratterizzare la propria identità artistica, inaugurando una fortuna espositiva che lo porterà a numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, sia in Italia che all’estero. Le opere dei primi anni, prevalentemente pittoriche, si sono concentrate sulla raffigurazione di luoghi legati alla storia e alla vita dell’uomo (ossari, cabine in disuso, fabbriche abbandonate):raffigurati deserti, senza individui, questi luoghi denunciavano inesorabilmente la presenza e la determinazione umana con il loro stesso esistere. Si fa così strada una riflessione sul destino, sulla presunta possibilità o libertà di intervenire nel corso degli eventi che trova espressione nelle tele dalla metà degli anni Novanta: entro atmosfere sospese, sono raffigurati scenari stradali su cui incombe la possibilità di un evento tragico ma dove sembra non esserci spazio per scegliere o per determinare il corso delle cose. La messa in luce delle contraddizioni e la scelta di mettere in crisi le visioni più rassicuranti e consolidate motiva il lavoro di Andrea Nisbet anche negli anni successivi, con una produzione che comprende disegni, video e più recentemente installazioni ambientali mirate a sovvertire le coordinate spaziali in favore di luoghi spiazzanti, per “affermare il diritto dell’arte a battere “strade” fuori dalle logiche consolidate, a scegliersi i propri destini, a creare un universo di segni insieme autonomo e dipendente dall’orizzonte reale” (Mario Bertoni).